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20 Febbraio 2023 | Attualità

Sanremo 2023: il Festival dei monologhi (e degli imbarazzi)

Sanremo 2023 è stato un successo. Un’edizione storica. Un Festival che sarà ricordato anche come il Festival dei monologhi (e degli imbarazzi). Tante emozioni, standing ovation, messaggi di libertà e pace il sottofondo della gara canora.

Chiara Ferragni in prima serata ha letto una lettera dedicata alla bambina che era, ricordando a tutte che se “una cosa fa paura è quella giusta da fare, che le montagne russe non sono mai state lineari e ha lasciato un consiglio finale ad ogni donna: celebra sempre i tuoi successi, non sminuirti mai di fronte a nessuno. Essere una donna non è un limite”. In mutande sul palco di Sanremo e il dito medio per il pubblico Angelo Duro. Le “trasgressioni” del comico palermitano sono andate in onda a notte fonda all’Ariston contro l’omologazione: si è tolto i pantaloni per mostrare di non aver alcun tatuaggio. Caustico anche contro l’ipocrisia della vita di coppia. La chiosa di Amadeus: “Stasera forse è finita la mia carriera”. Blanco che devasta le rose sul palco, Fedez che strappa la foto in divisa nazista del vive ministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami, Rosa Chemical che dà un bacio sulla bocca (e oltre) a Fedez, insomma serata dopo serata è un susseguirsi di imbarazzi dopo imbarazzi. Bene la giornalista Francesca Fagnani alla co-conduzione della seconda serata, soprattutto col monologo sulla detenzione scritto insieme ai ragazzi del Carcere minorile di Nisida. Emozionante il racconto dell’attivista iraniana Pegah Moshir Pour che sul palco del Festival di Sanremo porta all’attenzione il tema dei diritti in Iran con Drusilla Foer: “Per la libertà! Per la libertà! Per la libertà!”. Mentre il monologo della pallavolista Paola Egonu, co-conduttrice della terza serata sul palco del Festival di Sanremo, ha fatto discutere e aperto nuovamente il dibattito sul razzismo in Italia. Infine l’importante monologo sulla maternità dell’iconica attrice Chiara Francini viene relegato a notte fonda.

Emozioni e standing ovation

Storica questa 73esima edizione di Sanremo 2023, con diversi momenti salienti. Inizia con una standing ovation di oltre due minuti per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – non era mai successo che la più alta carica dello Stato partecipasse al Festival della Canzone italiana. Morandi che canta l’Inno di Mameli; il tributo alla Costituzione di Roberto Benigni per il 75° anniversario della sua entrata in vigore, che commuove Mattarella; l’esperimento di metatelevisione fatto da Chiara Ferragni – co-conduttrice della prima serata – che libera il conduttore dall’antiquata prigione di un profilo Instagram di coppia, macinando like e follower con oltre 1milione e 700mila seguaci per il nuovo profilo di Amadeus. Sono stati questi alcuni dei momenti iconici della kermesse musicale più amata d’Italia. Dirompente l’esibizione dei Måneskin, che nella terza serata hanno eseguito un medley dei loro grandi successi infiammando l’Ariston così come hanno fatto la sera prima anche i Black Eyed Peas trasformando il teatro in discoteca. Standing ovation pure per Gino Paoli che, durante la finale, ha incantato il teatro Ariston con tre dei suoi pezzi più celebri, tra cui Sapore di sale, il Cielo in una stanza accompagnato dal pianista Danilo Rea, e non ha lesinato aneddoti coloriti della sua carriera musicale. Anche Ornella Vanoni, ha rapito il Teatro Ariston con alcuni suoi brani storici, da L’eternità a Una ragione di più fino a L’appuntamento. Una straordinaria vocalità per una donna di 88 anni che scherza e ironizza con Morandi e Amadeus, chiedendo carciofi al posto dei fiori perché a Milano non se ne trovano di saporiti. Anche per lei la standing ovation del pubblico che va in delirio quando sul palco si esibiscono i Depeche Mode.

Le tre tappe in Italia del tour mondiale  

I Depeche Mode al festival di Sanremo hanno portato due brani: il nuovissimo ‘Ghosts Again’ e lo storico ‘Personal Jesus’ del 1989.  ‘Ghosts Again’ è il primo singolo del nuovo attesissimo album della band ‘Memento Mori’, il quindicesimo album in uscita il 17 marzo 2023 per Columbia e Mute. L’uscita dell’album sarà seguita dall’omonimo tour mondiale che avrà tre tappe italiane: Roma (12 luglio, stadio Olimpico), Milano (14 luglio, stadio San Siro) e Bologna (16 luglio 2023, stadio Dall’Ara).

L’Eurovision

Marco Mengoni verso l’Eurovision: “Sì, vado a Liverpool e vado anche a Kiev“. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, l’artista di Ronciglione va di diritto all’Eurovision Song Contest, che sarà ospitato dal Regno Unito al posto dell’Ucraina, paese vincitore dell’ultima edizione.

Dalla finale di Sanremo: il messaggio di Zelensky

Amadeus poco prima di proclamare i vincitori, a tarda serata, ha letto l’atteso messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Poche ma eloquenti parole per non dimenticare gli orrori della guerra. Per sottolineare la convinzione che l’Ucraina riuscirà a primeggiare nel conflitto scatenato dalla Russia, anche con il contributo del popolo italiano e dei suoi leader. Zelensky ha invitato i vincitori a Kiev, in occasione del Giorno della Vittoria. L’Ucraina “sicuramente vincerà questa guerra: vincerà insieme al mondo libero, vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e certamente della cultura“, ha promesso Zelensky.

di Luisa D’Elia

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