La Consulta dei cdr dell’Associazione stampa romana ha espresso “ profonda apprensione per gli effetti che la grave crisi del Paese sta provocando anche all’interno dell’editoria italiana. I nodi rimasti insoluti fino a oggi rischiano ora di fare implodere la situazione. In questo quadro, particolarmente drammatica è la situazione dell’editoria finanziata dallo Stato che rischia di pagare, una volta per tutte, anni di immobilismo e di tagli senza riforme e sviluppo ” La Consulta “ denuncia, inoltre, l’ormai i ntollerabile situazione in cui è stata precipitata la Rai, lasciata progressivamente deperire, privandola così del suo compito di volano dello sviluppo dell’editoria multimediale, ridotta a un ruolo residuale che rischia di mettere in discussione l’esistenza stessa di un servizio pubblico ”. Il gruppo composto dai comitati di redazione ha quindi stilato un elenco dei provvedimenti atti a migliorare la situazione : si va quindi dall’introduzione di una seria legge antitrust a una riforma strutturale dell’editoria, passando per la riforma dell’accesso alla professione e interventi più specifici sulla governace della Rai.
Stampa romana: una piattaforma di riforme dai cdr

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