Nativi digitali, ma fino a un certo punto. Ventenni che posseggono sempre il pc, la metà ha uno smartphone ma quando si tratta di studiare preferiscono di gran lunga i libri di carta agli e-book. La fotografia è stata fatta dall’ Associazione Italiana Editori agli studenti universitari. Indagine condotta su poco più di duemila persone equamente distribuite fra gli atenei del nord, del centro, del sud e delle isole. E la risposta alla domanda sembra essere no. Nel senso che gli interpellati, l’ età media è di 23 anni , non ama particolarmente leggere su schermo. I veri nativi digitali arriveranno, ma per ora non frequentano l’università “, spiega Mirka Daniela Giacoletto Papas, presidente dei Gruppo accademico professionale di Aie, il ramo dell’associazione che raccoglie i 140 editori di testi per gli atenei italiani. ” Chi studierà su display per conseguire una laurea è chi oggi sta imparando su tablet alle medie e familiarizza con la tecnologia fin da piccolo. È un modo di apprendere completamente diverso. Non a caso gli studenti che abbiamo intervistato stampano sempre su carta quel che prendono dal digitale “. Gli e-book? Solo il 19,9% li legge. La centralità della carta quindi, fotocopie incluse, è un dato di fatto. “La tecnologia in generale è destinata all’intrattenimento e alla socializzazione”, continua Giacoletto Papas. Il 99,5% ha il computer, il 48,9% lo smartphone, ma solo l’11,5 possiede un e-reader e il 13,5 il tablet.
Studenti di carta

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