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2 Aprile 2007 | Economia

Telecom vola in Borsa

Dopo l’ annuncio della trattativa in esclusiva con At&t e America Movil per cedere i due terzi di Olimpia, la holding che controlla il 18% di Telecom Italia, i titoli del gruppo hanno preso il volo in Borsa. Telecom Italia ha segnato un +9,32 e Pirelli un +9,98%. L’idea che Telecom Italia possa passare in mani straniere non piace al Governo italiano. Il ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni ha espresso “grandissima preoccupazione” . Il Governo, spiega una nota , “seguirà con grande attenzione l’evolversi della situazione”. Nei giorni scorsi Gentiloni, in merito alla decisione di Pirelli di mettere in vendita la quota di controllo di Olimpia, aveva dichiarato che il Governo italiano “non poteva essere indifferente al destino della rete di Telecom Italia, in quanto infrastruttura non replicabile e strategica, cui il Paese non può rinunciare”. Gentiloni aveva anche auspicato che il sistema industriale e finanziario italiano sapesse reggere questa sfida.   Il ministro per l’Innovazione, Luigi Nicolais, è convinto che ” una grande impresa nazionale di telecomunicazioni dovrebbe avere un controllo nazionale . Sono preoccupato, è una vicenda sulla quale dobbiamo meditare e credo che su una cessione di Telecom agli stranieri si debba procedere con i piedi di piombo”. La statunitense At&t ha detto che l’offerta per Olimpia e dunque per Telecom Italia serve a rafforzare la presenza del gruppo in Europa. “Abbiamo bisogno – dice il portavoce di AT&T, Michael Coe – di forti attività e relazioni in aree chiave e l’Europa è una di esse”. L’accordo annunciato a tarda sera per trattare in esclusiva l’acquisto della quota di Pirelli in Olimpia e’ questa mattina sulle pagine di tutti i quotidiani e in prima su Financial Times e Wall street Journal Europe . Entrambi i quotidiani finanziari si interrogano su quali saranno le mosse del Governo italiano e le reazioni davanti a un accordo che ”se andra’ in porto portera’ due compagnie straniere ad essere i maggiori azionisti di un gruppo che il Governo italiano ha voluto a lungo che restasse in mani italiane” ricorda il Wall Street Journal. ”Gia’ tre operatori mobili su quattro in Italia – sottolinea il Wall Street Journal – sono di proprieta’ straniera. Le attivita’ nel mobile di Telecom erano le ultime rimaste sotto il controllo italiano”. Il Financial Times punta inoltre l’attenzione sul prezzo offerto da At&T e America Movil a 2,82 euro. Nelle trattative con le banche, ricorda il Ft, il problema maggiore e’ stato il prezzo. L’offerta di un partner industriale, secondo il Ft, puo’ essere piu’ alta puntando sui benefici di una possibile condivisione della ricerca, logistica e altre sinergie.  L’ipotesi di accordo fra Telecom e At&t e America Movil pone un ”problema non piccolo. La privatizzazione fatta anni addietro rischia di diventare ora la svendita di un ulteriore apparato produttivo italiano. Su questo va aperta una discussione politica”. E’ il parere del ministro della Solidarieta’ Sociale Paolo Ferrero . Per il ministro ”non si puo’ svendere l’Italia un pezzo alla volta” ”Mi pare che la partita sia ancora aperta”. Cosi’ il vice ministro  dell’Economia, Vincenzo Visco , ha risposto ai giornalisti. ”Non mi pare – ha aggiunto a margine di un convegno sulla strategia di Lisbona – che da parte degli italiani ci sia grande interesse”.  Il responsabile dell’investment banking di Unicredito Sergio Ermotti , sembra escludere un ruolo  di Unicredit: ”Per il momento non vedo altri nella  partita”, ha detto nel corso della conferenza per presentare le  nuove strategie del gruppo legate alle attivita’ di investment  banking.  ”Abbiamo preso atto dell’offerta – ha detto – avra’ le sue  ragioni industriali. E’ una offerta interessante dal punto di  vista finanziario; e’ stato sempre detto che solo operatori  industriali potevano pagare un prezzo superiore a quello di mercato”.

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