Venti di cambiamento in Telecom Italia. Sono infatti cominciate le consultazione che dovrebbero portare allo scioglimento di Telco , joint venture che di fatto controlla la compagnia di telecomunicazioni nostrana. Il processo comincerà a giugno e dovrebbe terminare entro la fine del 2014, scindendo la compartecipata: Mediobanca (che ha il 7,34%), Intesa Sanpaolo (7,34%), Generali (19,32%) e Telefonica (66%) prenderanno strade diverse e Telecom Italia verrà in pratica completamente riorganizzata. A gennaio, Telefonica ha chiesto la conversione delle sue azioni C in titoli di tipo B, che la porterebbero a gestire il 64,9% dei diritti di voto in Telco . La società spagnola è divenuta la voce principale nel conglomerato di tlc che gestisce Telecom e non ha mai nascosto la volontà di avere un ruolo di primo piano. Una volta effettuata la conversione, i soci Telco possono chiedere la scissione in due fasi: tra il 15 e il 30 giugno 2014, oppure dall’1 al 15 febbraio 2015. Le società italiane, con ogni probabilità, dichiareranno il liberi tutti ed entreranno in possesso del pro quota di Telecom Italia.
Tlc, si prepara lo scioglimento di Telco

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