Il governo turco pensa di porre limiti all’utilizzo dei social media , dopo il propagarsi in tutto il paese della protesta di Gezi Park . Secondo fonti del ministero della giustizia citate dal quotidiano Hurriyet , il ministero ha iniziato a lavorare su una bozza relativa ai crimini via internet e “ le norme internazionali sulla questione vengono studiate” . Ieri anche il ministro degli Interni Muammer Guler ha confermato che che i social media sono nel mirino del governo , dopo 20 giorni di proteste organizzate grazie al tam tam della rete. La polizia sta lavorando su questo tema, ha detto Guler alla stampa, notando che a Smirne sono state arrestate delle persone per i loro tweet provocatori durante la protesta. “Abbiamo uno studio su coloro che provocano il pubblico con la manipolazione delle notizie e lo conducono ad azioni che minacciano la sicurezza della vita e della proprietà usando Twitter, Facebook o altri strumenti dei social media” ha detto Guler. “ Ma pensiamo che la questione meriti una normativa specifica” ha aggiunto. Il premier Recep Tayyip Erdogan già nei primi giorni delle protesta aveva definito Twitter “un pericolo per la società”.