L’ultimo report Nielsen ha fotografato i consumi di mass media negli Stati Uniti. L’indagine, come sempre pubblicata a fine di ogni trimestre, si concentra sui tre mezzi di comunicazione principali: la televisione, internet e i cellulari. Il consumo di televisione continua a crescere nei cittadini statunitensi, ma questo non è sufficiente per mettere al riparo dal rischio di diminuzione degli investimenti pubblicitari: il gettito di alcune attività continua a contrarsi preoccupando i network. Mentre in tutto il mondo si sente parlare di morte della televisione, n elle case americane si sta davanti al piccolo schermo circa otto otto ore e diciotto minuti al giorno , con un incremento del 25% rispetto allo scorso anno. Il record raddoppia se si guarda al consumo individuale, che sfiora le 4 ore e i 45 minuti al dì. Questi ottimi risultati sono dovuti in parte all’ aumento del 52,5% del consumo di programmi in differita , come film in dvd e registrazioni; mentre la fruizione tradizionale è aumentata solo dal 14%. A guadagnare spettatori sono le televisioni via cavo e a pagamento, mentre quelle free perdono auditel e share. La crisi pubblicitaria che colpisce i network tradizionali potrebbe però giovare, obbligando i canali a una ristrutturazione in termini qualitativi. Cresce, seppur in modo circoscritto, anche l’utilizzo di internet. Confrontando il terzo trimestre dell’anno in corso con quello del 2007, l’aumento è pari solo al 5,7%: ad oggi, un cittadino americano passa in media un’ora e mezza in più navigando in rete di quanto faceva l’anno precedente. Con la crescita delle vendite di smartphone, i consumi di video su questi dispositivi mobili registrano un trend positivo. Le rilevazioni di Nielsen considerano sia i contenuti scaricati a pagamento sia quelli gratuiti, che insieme totalizzano un tempo medio di permanenza davanti allo schermo pari a 3 ore e 37 minuti (contro 3 ore e 15 nel 2007).
Tv e internet si contendono l’attenzione degli statunitensi
Guarda anche: