Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

6 Dicembre 2023 | Attualità, Eventi

“Umberto Eco – La biblioteca del mondo” alle selezioni per gli Oscar

Grazie al successo del film negli Stati Uniti il distributore americano ha iscritto il documentario di Davide Ferrario alla selezione dell’Academy: “Un primo passo senza nemmeno un aiuto dal Ministero”, racconta il regista a Telepress.

Qualche mese fa Telepress aveva raccontato dell’uscita, prima in Italia e poi negli Stati Uniti, del documentario Umberto Eco – La biblioteca del mondo di Davide Ferrario. Il film dedicato al luogo in cui raccoglieva tutti i suoi volumi il Professore (scrittore, semiologo, giornalista, pensatore… e tutto quello che la Cultura potesse sperare) è stato estremamente apprezzato anche Oltreoceano, tanto che il distributore americano lo ha iscritto nelle liste per le selezioni ufficiali.

È come se l’Atalanta si fosse qualificata per la Champions League“, spiega il regista nato a Casalmaggiore ma cresciuto a Bergamo e tifoso atalantino: “Adesso ce la dobbiamo giocare”, racconta al telefono a Telepress. Prima che il film se la giochi a Hollywood, cerchiamo di capire come se l’è giocata finora. “Il film è uscito negli Stati Uniti il 30 giugno, quindi non ci sono ancora dati definitivi sugli incassi, però abbiamo testimonianza diretta delle presenze. A New York il documentario è rimasto in prima visione per otto settimane, in una sala da 200 posti con quattro proiezioni al giorno. I primi due giorni io ero presente e tutte le proiezioni erano sold out”.

Poi il film è andato anche in giro per gli Stati Uniti e il successo si è ripetuto. Continua Ferrario: “A Los Angeles è uscito a Ferragosto e a ottobre era ancora in programmazione. Così, il distributore americano era talmente contento che ha deciso di iscrivere alla prima selezione il film”, che adesso è ufficialmente “eligible” (cioè idoneo) agli Oscar ed è nella lista dei circa ottanta documentari fra i quali, dal 14 dicembre, scatta la scrematura dei nove che passano alla selezione successiva: da questi uscirà la cinquina per l’11 marzo 2024.

È già un piccolo miracolo così, contando che non abbiamo ricevuto alcun aiuto da parte del Ministero per la promozione“. Promozione – va precisato – intesa come un impegno per far vedere il film a chi poi deve votare: senza questo passaggio sono chiaramente facilitati e favoriti i film che hanno registi più conosciuti a livello internazionale e quelli che invece, a casa dei votanti, ci sono arrivati e sono stati visti.

Sicuramente Ferrario non si presenta a mani vuote: negli Stati Uniti e a Hollywood il nome di Umberto Eco richiama subito “Il nome della rosa” e il suo successo cinematografico, ma è soprattutto il favore già conquistato di pubblico e critica a far ben sperare. Oltre alle sale piene, infatti, “l’algoritmo del sito Rotten Tomatoes calcola il gradimento critico al 100%”, ci racconta, precisando: “Sicuramente il nome di Eco ha un grande richiamo, ma il film è rimasto in sala a lungo perché è piaciuto in sé”. Un po’ come con gli attori famosi, insomma: il loro richiamo funziona se la pellicola funziona.

Insomma, se qualcuno volesse tendere un orecchio al Ministero non sarebbe male un po’ di supporto. A differenza dei film di finzione, che partecipano alla selezione per “candidatura nazionale” anche se non sono ancora usciti negli Stati Uniti (così com’è per “Io Capitano” di Matteo Garrone), i documentari accedono per meriti conquistati sul campo e La biblioteca del mondo è fra questi. Comunque vada, Ferrario si dichiara soddisfatto: “Se passiamo la selezione ci risentiamo”, promette a Telepress. E noi teniamo pronto il telefono.

di Daniela Faggion

Umberto Eco - La biblioteca del mondo - manifesto

Guarda anche:

Ischia_-_Castello_aragonese_-_202209012243

Ischia eletta tra le più belle isole al mondo dai turisti americani

Il turismo americano sull’isola di Ischia è secondo solo a quello italiano in questa stagione estiva, un risultato senza precedenti per luglio e agosto. L’isola è entrata nella lista delle “25...

Agli indiani piace sempre di più l’Italia, Milano in testa

Nell’arco di undici anni sono più che triplicate le presenze dei turisti dall’India nelle strutture italiane. Malpensa è lo scalo italiano più gettonato. Tra le mete preferite, le città d’arte....
Fast Boy e Raf

Seconda giovinezza per Self Control di Raf 

A quarant'anni dal lancio il suo refrain entra in Wave, collaborazione del cantante italiano con il duo tedesco Fast Boy Si intitola WAVE il singolo nato dalla collaborazione tra il duo...