Il primo giorno di proiezioni alla Mostra del cinema di Venezia ha segnalato già un’anomalia: il film d’apertura, il fantascientifico Gravity , ha sì convinto i critici in sala, ma è subito stato soppiantato da Gerontophilia nelle discussioni degli appassionati sulle opere più interessanti in concorso. Il lungometraggio di Bruce LaBrice racconta la storia del diciottenne Lake, che s’innamora follemente dell’ottantenne Mister Peabody, e ha colpito i presenti in sala per lucidità, sagacia e ritmo. Una scoperta, insomma, come capita (o dovrebbe capitare) nei festival, che spesso propongono titoli sconosciuti capaci di rivelarsi interessanti. Buone reazioni anche per la prima pellicola italiana in gara, ovvero Via Castellana Bandiere di Emma Dante, una storia corale tutta al femminile, che propone corsi e ricorsi di un manipolo di donne nella calura della Palermo estiva. Interpretato dalla stessa regista, Elena Cotta e Alba Rohrwacher, il film ha ricevuto applausi convinti al termine dei titoli di coda.
Venezia 70, stupisce Gerontophilia, applausi per l’italiana Emma Dante

Guarda anche: