Oggi il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Tra i punti del provvedimento figura anche quello relativo alle connessioni wifi: l’obbligo di identificazione mediante carta di identità per chi si connette a una rete pubblica senza fili non sarà più previsto dal 1° gennaio 2011. Superato, quindi, il famigerato articolo 7 del decreto Pisanu. Con questa decisione, ha spiegato Berlusconi, sarà possibile superare ” gli ostacoli al libero accesso al wifi” e ci si potrà collegare liberamente ai punti di accesso pubblici, senza più restrizioni, come ad esempio “la presentazione della fotocopia della carta di identità”. Cosa prevedeva il decreto Pisanu? L’articolo 7 del decreto Pisanu sottopone circoli privati e pubblici esercizi a una serie di condizioni severe nel caso vogliano mettere a disposizione del pubblico una connessione a internet. In particolare la registrazione presso la Questura e l’obbligo di identificare e registrare gli utenti con la carta d’identità. Il provvedimento è stato varato per mettere in campo una serie di misure per il contrasto del terrorismo. A questo scopo il decreto ha introdotto nuovi reati, come quelli di arruolamento e addestramento per finalità di terrorismo, o di istruzione alla preparazione e all’uso di materiale esplosivo. Ha previsto misure come il prelievo coattivo della saliva per l’estrazione del Dna dei sospetti terroristi, che possono essere trattenuti fino a 24 ore (non più solo 12) per l’identificazione. E ha previsto espulsioni più facili per chi é sospettato di agevolare cellule terroristiche. Sono inoltre state predisposte misure riguardanti il controllo del traffico telefonico e di internet. In particolare per quanto riguarda i gestori di pubblici esercizi che mettano terminali internet a disposizione dei clienti, sono scattati obblighi stringenti. Il gestore deve chiedere e ottenere una specifica licenza al questore. In secondo luogo è tenuto all’identificazione certa, tramite carta d’identità o numero di cellulare, dei clienti che vogliano accedere alla rete a mezzo wi-fi. Infine deve conservare in un apposito archivio le informazioni riguardanti il traffico effettuato (il cosiddetto ‘log’) in modo che le forze dell’ordine possano all’occorrenza consultare tali. E’ proprio di queste norme che, da più parti, si chiede il superamento per consentire un accesso più semplice e diretto alla rete.
Wifi libero, abolito il decreto Pisanu

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