“I nostri utenti hanno bisogno di tutela e devono poter vedere i programmi Rai senza essere discriminati ” . Lo ha dichiarato Andrea Zappia , amministratore delegato di Sky Italia, intervenuto in Commissione di Vigilanza. E’ la prima volta che un operatore privato viene sentito sul rinnovo del Contratto di servizio Rai. Zappia ha anche ammesso che ci sono stati tra la sua azienda e la tv pubblica dei contatti riguardo alla collaborazione nella lotta all’evasione del canone. Un aspetto cruciale, del quale si è molto discusso nei giorni scorsi e sul quale è tornato il consigliere Rai Luisa Todini per ribadire la necessità di una collaborazione. “Gli abbonati Sky devono pagare il canone Rai, ma devono essere trattati come gli altri utenti “, ha osservato Zappia. Riguardo alla richiesta delle liste degli abbonati da parte della Rai, Zappia ha precisato che l’azienda non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale, ma ha ammesso che i due broadcaster ne abbiano parlato. Zappia ha però tenuto a sottolineare che il suo gruppo ha ” grande rispetto del valore della privacy” dei propri abbonat i e che non è difficile presumere che almeno il 98% degli italiani possieda un televisore e che quindi debba pagare il canone. ” Non credo che sia così difficile andare a riscuoterlo” . La richiesta è quindi precisa: ” La Rai deve rendere disponibili i propri canali agli abbonati di Sky. Soprattutto deve rendere disponibili i programmi per i quali il servizio pubblico dispone dei diritti per il solo territorio nazionale. Per farlo non deve più oscurarli, ma renderli visibili agli abbonati di Sky”.
Zappia: Rai tratti gli utenti Sky come gli altri

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