I cinguettii digitali lanciati da milioni di utenti ai quattro angoli della Terra possono costituire vere e proprie mappe, analisi visive delle informazioni geografiche legate a Twitter. Mapping the global Twitter heartbeat , questo il nome della ricerca che ha dato la prima vera cartografia del social network. Sfruttando i dati provenienti dal 10% degli iscritti, raccolti durante lo scorso novembre , lo studio ha potuto confermare la supremazia dell’inglese tra le lingue utilizzate su Twitter: spesso anche in Stati non anglofoni si cinguetta nell’idioma di Shakespeare. Inoltre, confrontando le diverse mappe, ci si accorge che il social network è sempre più utilizzato e avvicina l’aggregatore di notizie più famoso della rete, Google News. La fotografia più interessante, però, è quella che riguarda la diffusione e la distribuzione dei messaggi a 140 caratteri : nel periodo in esame sono stati composti oltre 1,5 miliardi di tweet, da circa 71,2 milioni di utenti. Molti di questi provengono da Stati Uniti ed Europa, qualcuno dall’Africa, dall’Australia e dal Medio Oriente. Parecchi dalla Russia. Nessuno dalla Cina. Il Paese più popoloso del pianeta non può accedere a Twitter se non tramite siti specchio che deviano i numeri ip su server stranieri. Dalla Grande Muraglia, dunque, non si cinguetta.
Tutto il mondo fa Twitter

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