Sarebbe stato retrodatato il via libera del consiglio di amministrazione di Apple nel 2001 per assegnare all’amministratore delegato e fondatore Steve Jobs 7,5 milioni di dollari di stock option. Una novità concreta nello scandalo che ha investito la società di Cupertino, ma non solo. Secondo notizie di stampa inglese, i documenti che comprovano il via libera del Cda di Apple alle stock option a Jobs sono stati falsificati. Su questi fatti sta ora indagando la commissione della Sec, la società di controllo della borsa americana. Sulla scia di queste notizie il titolo Apple nel prelistino di Wall Street e’ in calo del 3%, dopo essere sceso ieri fino al 6%. La vicenda della retrodatazione delle stock option rischia ora di coinvolgere direttamente Jobs, il fondatore della societa’. La pratica della retrodatazione delle stock option e’ da tempo nel mirino della Sec poiche’ consente ai top manager di aggiudicarsi le azioni nel momento piu’ conveniente per loro. Il board della Apple fa sapere che Jobs in alcuni casi era stato avvisato delle retrodatazioni, ma non ne aveva beneficiato, pur essendo a conoscenza di questa pratica contabile. La Apple e’ una delle 160 compagnie Usa sotto inchiesta federale per questa prassi.
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