Scarlett Johansson, Nikita per Luc Besson
Scarlett Johansson è la nuova Nikita di Luc Besson . La musa di Woody Allen e suadente voce del sistema operativo Samantha nell'ultimo film di Spike Jonze Her è la protagonista del nuovo film del...
Timperi è l’ultima occasione di Verdetto finale
Tiberio Timperi sostituirà Veronica Maya nel finale di stagione di Verdetto finale . Oggi la conduttrice registra nello centro di produzione della Rai di Napoli le ultime puntate del programma che...
Tori Spelling risolve la crisi coniugale con un reality
Sei puntate da un'ora ciascuna in onda dal 22 aprile su Lifetime : Tori Spelling e Dean McDermott hanno deciso di risolvere così la loro crisi coniugale, con un reality. Dopo il rehab di McDermott...
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Hollywood va alla guerra contro il web
Le major del cinema americano vogliono far chiudere altri servizi di file hosting come FileServe, MediaFire, Putlocker, Wupload e Depositfiles. Non è chiaro se sono previste nuove denunce o azioni di polizia in stile Megaupload, ma quel che è certo è che la partita non è chiusa.
La pubblicità britannica sceglie l’hi-tech
L’advertising nel Regno Unito si sta sempre più innamorando di internet e delle tecnologie digitali. Secondo le previsioni di Iab, il valore della pubblicità britannica online nel 2012 dovrebbe superare i 5 miliardi di sterline (4% su base annua).
L’Australia ancora contro Assange
Il governo di Canberra ha rinnovato gli attacchi a Wikileaks, condannando il gruppo fondato dal suo cittadino Julian Assange, per la diffusione “avventata, irresponsabile e potenzialmente pericolosa” di documenti segreti Usa.
La Cina chiama da un miliardo di telefonini
Hanno superato il miliardo i cinesi dotati di un telefono cellulare, secondo un rapporto pubblicato dal ministero dell’Industria e dell’Information Technology di Pechino. Aumenta anche il numero di smartphone in circolazione.
Napolitano vittima di una truffa online
A finire nella truffa dell’ormai famoso sito di software gratuiti italia-programmi.net è stato niente di meno che Giorgio Napolitano. il presidente un mese fa si è visto notificare il sollecito di pagamento per aver scaricato programmi dal sito che credeva essere gratuiti.
Cristina Parodi saluta Mediaset e va a La7
Cristina Parodi lascia Mediaset e il Tg5 e va a raggiungere la sorella Benedetta a La7. Cristina lascia l’edizione serale del tg di Canale 5 per riavere un programma tutto suo che condurrà insieme alla sorella. Ma potrebbe affiancare anche Mentana per la conduzione del telegiornale.
Apple chiude il contenzioso con gli editori
Secondo quanto riportato da Reuters, sarebbe ormai vicino l’accordo tra Apple, gli editori in partnership e il Department of Justice in relazione all’accusa di cartello che le autorità Usa hanno mosso nei confronti del gruppo di Cupertino.
Anche Expedia contro Google
Anche Expedia scende in campo contro Google portando avanti una propria accusa specifica contro il gruppo di Mountain View presso la Commissione Europea. Le attività non sarebbero state portate avanti solo a danno di altre aziende, ma anche a danno dei consumatori.
Mediaset abbandona Endemol al suo destino
Mediaset ha risolto la sua partecipazione in Endemol, vendendo la propria quota del debito senior della società di produzione video e incassando così 72 milioni di euro. La compagnia italiana da tempo aveva annunciato la volontà di lasciare al proprio destino Endemol.
Google entra alla Casa Bianca, virtualmente
Grazie a un progetto fortemente voluto dal presidente Usa, Barack Obama, ora è possibile visitare la Casa Bianca su internet, con un tour virtuale a 360 gradi. L’idea si sviluppa grazie alla collaborazione con Google Art Project.
Nano sim, discussione rinviata
La discussione relativa alle nano sim, il formato che dovrebbe evolvere ulteriormente, vede Apple da una parte, Nokia dall’altra. La decisione dell’European Telecommunications Standards Institute è stata però uletriormente rinviata.
L’Ue indaga sui brevetti Motorola
Il commissario europeo antitrust, ha pubblicamente ipotizzato l’apertura di una indagine su Motorola Mobility. Il problema non sarebbe tanto relativo alla nuova proprietà Google, quanto piuttosto al prezzo imposto per le licenze di alcuni propri brevetti.


