Disinformational

Entrerà un nuovo concorrente direttamente dagli Home Visit da decidere tra Roberta Pompa e la coppia Mr Rain e Osso, e ci sarà Ellie Goulding come ospite internazionale. Sono queste le novità della seconda puntata del talent di Sky.

Adobe ha ammesso di essere stata vittima di un grave attacco hacker nel mese di agosto: quelche settimana fa, la società aveva rivelato la violazione di 2,9 milioni di profili utente, mentre ora parla di conseguenze ben più gravi, con 38 milioni di account colpiti direttamente dall’azione.

Il network è in trattative con 20th Century Fox Tv per sviluppare lo spin-off della sit-com di grande successo che si prepara a chiudere i battenti alla fine della nona stagione attualmente in corso. Il titolo di lavorazione è How I Met Your Father.

Anna Tatangelo pubblica su Facebook delle foto in coppia con Roberto Cenci e promette grandi sorprese in arrivo. A quanto pare Mediaset sta lavorando a un varietà con protagonista la coppia Gigi D’Alessio e signora.

Il Washington Post aggiunge un ulteriore capitolo allo scandalo senza fine del Datagate: la National Security Agency americana avrebbe messo sotto controllo i data center di Yahoo! e Google, mettendosi nella posizione di poter spiare centinaia di milioni di utenti. 

Jeff Bezos è sbarcato trionfalmente nell’informazione su larga scala, acquistando The Washington Post. Ora il fondatore e gran capo di Amazon prova a sfondare nell’ambito della letteratura lanciando il magazine Day One.

Si torna a parlare di contributi pubblici all’editoria. A rilanciare la querelle è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Giovanni Legnini. Secondo il parlamentare Pd, “il fondo per i contributi diretti che arriverà sarà uguale a quello dell’anno scorso, intorno agli 80 milioni di euro”. 

Con la fine di ottobre finirà anche l’avventura del canale digitale e satellitare dedicato allo sport, nato nel 2004, per volontà del produttore tunisino Tarak Ben Ammar. A luglio era stato comprato e messa all’asta da Lt Multimedia.

Non risulta “nulla” al Vaticano circa le voci di un presunto spionaggio da parte degli 007 statunitensi alle telefonate del Papa. Lo ha detto il portavoce Vaticano interpellato in merito all’ipotesi che, come ha scritto Panorama, la National Security Agency abbia spiato anche Bergoglio.