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Sta per uscire negli Stati Uniti un racconto inedito di Ernest Hemingway dedicato alla corrida. Lo scrittore americano l’aveva proposto a Vanity Fair mentre era alle prese con l’ultima stesura del romanzo Fiesta, ma venne rifiutato.

I telespettatori apprezzano la scelta di dare spazio a determinati episodi o ad alcuni concorrenti in particolare, più accattivanti di altri. Non la pensano così i diretti interessati, che anzi criticano profondamente la produzione per questa strategia televisiva.

Google cambia logo, anche e le novità riguardano solo piccoli dettagli. La compagnia americana ha deciso di rendere ancor più pulito e piatto il simbolo, schiarendone i colori, togliendo la leggera ombreggiatura delle lettere e eliminando la bombatura delle stesse.

Presto in sala con le sue ultime due fatiche da attrice, The Monuments Men di George Clooney e Blue Jasmine di Woody Allen, il premio Oscar Cate Blanchett passerà dietro la macchina da presa, per dirigere la sua opera prima da regista, The Dinner, adattamento del romanzo di Herman Koch, firmato per lo schermo da Oren Moverman. 

Il comitato di redazione del quotidiano La Repubblica ha proclamato lo stato di agitazione in seguito all’incontro con i rappresentanti del Gruppo Espresso, che hanno preannunciato ai giornalisti i tagli al budget e all’organico del giornale. 

Il volto noto della serie American Horror Story vestirà i panni della comandante Lyme, vincitrice di un’edizione passata degli Hunger Games che guiderà una fazione di rivolta del Distretto 2 nei nuovi episodi, Mockingjay, in uscita nel 2014.

Truccatore di lungo corso, creatore di una sua linea di make up, ma anche autore di libri e conduttore televisivo, torna da sabato 21 settembre su Rete 4 con Come si cambia – Celebrity. Eva Robin’s e Erika Blanc saranno le prime ospiti.

Google ha siglato un accordo con il governo francese per la creazione di un fondo dedicato allo sviluppo digitale della stampa d’Oltralpe: la compagnia internet offrirà un capitale d’investimento di 60 milioni di euro in tre anni.

Un basso livello di competenza digitale critica, intesa come capacità di valutare fonti, capire i rischi, comprendere la natura dei contenuti: è quanto emerge da una ricerca sull’uso di internet tra gli studenti delle scuole superiori lombarde.