di Giorgio Bellocci Marzo si preannuncia essere un mese ricco di novità per La7, in particolare per cambi tattici in palinsesto: Le Invasioni barbariche passeranno alla prima serata del mercoledì, con il conseguente spostamento de La Gabbia alla domenica. Ritorna Maurizio Crozza, nel tradizionale spazio del venerdì che la Bignardi si appresta a lasciare, e proprio dal 7 marzo partirà come appuntamento in seconda serata, dopo Crozza nel paese delle meraviglie , Bersaglio Mobile . L’approfondimento di Enrico Mentana fino a oggi aveva fatto capolino nel palinsesto del network di ‘Papa’ Urbano Cairo in modalità random, quasi sempre in concomitanza con eventi di cronaca o politica particolari (un esempio recente su tutti: l’uscita del discusso libro di Luigi Bisignani). Questa di Bersaglio Mobile è una notizia decisamente positiva! Mentana è in assoluto uno dei migliori giornalisti italiani, e le sue proposte di approfondimento sono sempre interessanti e caratterizzate dalla presenza di ospiti di peso, raramente propensi a dire banalità visto il carisma, la conoscenza e l’autorevolezza del padrone di casa. Martedì sera l’Enrico nostro non ha esitato a mandare in onda in prima serata uno speciale di Bersaglio Mobile dedicato a Matteo Renzi e al tentativo di formare il nuovo governo. In studio con lui c’erano Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle e Roberto Giacchetti del PD, incalzati dalle domande del giornalista Franco Bechis. Un Mentana dunque assolutamente indifferente alla concomitanza con il solito tedioso appuntamento con il Festival di Sanremo . Non che Papa Urbano sia disinteressato agli ascolti (tutt’altro), ma quando hai in scuderia il numero uno degli anchorman televisivi capisci che sia nel breve come nel lungo c’è molto altro in termini di ritorno rispetto all’auditel. Ricordiamo sempre che il direttore del TG7 entrò in conflitto (e pesantemente) con Mediaset quando curava Matrix per non aver potuto trasmettere in luogo del Grande Fratello uno speciale sul drammatico caso di Eluana Englaro. Insomma, non avendo mai negato lui l’antica vicinanza al Psi (fu pure direttore della rivista dei giovani socialisti) si può dire che Mentana sia uno dei pochi frutti memorabili lasciati in eredità da Bettino Craxi. Con vantaggi per la stampa e per l’audience televisiva italiana.
