Giovedì 29 marzo, una giornata cruciale per le sorti dell’economia europea e non solo. “Eurozona in crisi, comincia lo sciopero generale spagnolo”, titola The Guardian, che attraverso un blog prova a raccontare in diretta l’evoluzione della protesta dei lavoratori iberici contro l’austerità e i tagli imposti dal governo Rajoy. Time lo definisce uno “sciopero contro la riforma del lavoro” ed evidenzia la rigidità dei sindacati europei, parlando di una Spagna bloccata dalle manifestazioni. Circa l’85% dei lavoratori hanno aderito alla protesta, caratterizzata anche da qualche scontro, come riporta l’Evening Standard, che scrive di una Spagna “menomata” dal blocco generale. El Mundo racconta invece di “37 arresti” per le esplosioni di violenza durante i cortei. Il subbuglio, però, travalica i confini e contagia l’Europa e il resto del mondo: “Monti preoccupato per la crisi spagnola”, titola Les Echos, riportando le angosce del premier italiano, che teme una ricaduta sulla già debole economia italiana. Secondo gli esperti del Chicago Tribune, “le banche spagnole potrebbero avere bisogno di altri soldi pubblici” per uscire dalla crisi. Ecco perché anche l’Ue, prima istituzione interessata a colmare i deficit nazionali, trema.
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