di Giorgio Bellocci Giovani giornalisti e blogger crescono e se le danno di santa ragione! Lunedì sera ad Otto e mezzo (La7, ore 20.40) abbiamo assistito al match tra Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano , e Annalisa Chirico, firma di Panorama (i due coetanei curano anche pagine Facebook e blog piuttosto seguiti). Basta vedere le testate di riferimento per immaginare che la scena ha simboleggiato alla grande anche vent’anni di scontro in stile calcistico tra la curva pro Berlusconi e quella contro. I due dal punto di vista generazionale si sono beccati in pieno la suddetta deriva, che ha condizionato non poco la loro crescita professionale. Da Lilli Gruber il primo atto della polemica si registra a proposito dell’assoluzione di Claudio Scajola dall’accusa di finanziamento illecito. La Chirico parla di “lapidazione mediatica” a danno dell’ex ministro e evoca il caso Tortora. Non ci sta Scanzi, che ribatte: “In effetti, mi chiedevo chi avrebbe utilizzato il jolly Tortora e vedo che dopo 30 secondi già l’ha usato la Chirico. Finitela nel centrodestra, ogni volta che dovete aggrapparvi al vostro cosiddetto garantismo, di citare Tortora, che non c’entra niente“. “Io sono una sua collega” precisa la Chirico. “Non credo di essere suo collega”, controbatte Scanzi. E poi a seguire altri duri scontri su diversi temi, con la Chirico che rilancia il tema del “forcaiolismo di una certa sinistra” per quanto concerne Berlusconi e Scanzi a replicare: “E’ messo davvero male il garantismo, se siamo ridotti così”. Insomma non se ne esce. La contrapposizione ventennale sul Berlusca ha fatto più danni della grandine nel mondo del giornalismo, e si prepara anche per le nuove generazioni. Postilla: la Chirico si definisce vicina ai temi dei Radicali sui diritti civili e la libertà di espressione, nel totale rispetto delle opinioni altrui. Rimane una brava e preparata giornalista, quando non trascende nel berlusconismo, anche se ha tolto l’amicizia su Facebook al sottoscritto per un commento poco gradito a un suo post. Quel giorno Voltaire era in ferie.
